Le ferite del paesaggio
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La webcam
La posizione della webcam nonè molto felice, sarebbe stato più bello in Piazza Martiri d'Ungheria o Piazza della Repubblica (nei pressi del comune) ma del resto la scuola è informatizzata...
Re: Le ferite del paesaggio
....ed io,purtroppo,mi devo accontentare della webcam della scuola per vedere il panorama innevato...
oile- Messaggi : 43
Data di iscrizione : 29.01.08
La neve
Ieri sera con mio fratello verso le 22 siamo usciti a piedi ma c'era ancora un po' di neve sospinta dal vento ma quando sono rientrato verso casa, era increbibile la limpidezza dell'aria, la luce dei lampioni che moltiplicava la loro luce grazie anche all'aria pulita. Facevo pensieri da pittore impressionista, affascinato dai riflessi di luce dei lampioni sulla neve
Ho visto anche io le auto sulla piazzetta della Repubblica, meno male che il centro storico non è accessibile, altrimenti si sarebbero infilati dentro al locale pur di non prendere freddo...troppa comodità...cosi bello il freddo secco, salutare e puro.
Ma credo che queste cose nno si pensano più, si vuole il caldo, portatore di malanni e virus peggiri di quelli invernali!
Ho visto anche io le auto sulla piazzetta della Repubblica, meno male che il centro storico non è accessibile, altrimenti si sarebbero infilati dentro al locale pur di non prendere freddo...troppa comodità...cosi bello il freddo secco, salutare e puro.
Ma credo che queste cose nno si pensano più, si vuole il caldo, portatore di malanni e virus peggiri di quelli invernali!
nevicata del 21 marzo
Ieri sera sono andato lungo le strade innevate.
Erano le 23 circa e in giro il solito carosello di auto nel percorso piazza - liceo.
Credevo di incontrare qualcuno quando mi sono inoltrato per i vicoli da via Tozzoli: la piazza era gremita di auto, e due avevano pensato bene di salire proprio sull'isola centrale (solita inguaribile tamarraggine), giusto per farsi notare un pò...
Per i vicoli non c'era anima viva, tutti a cena nei locali di via Berrilli, attenti a non prender freddo.
Lì per lì la cosa mi ha tristemente sorpreso, ricordando che fino a pochi anni fa a piedi c'erano tanti ragazzi ad accogliere la neve. Poi, però, più mi inoltravo per le vie buie, più mi sentivo bene.
Ma evidentemente, pochi ancora apprezzano la magia di uno sguardo libero, di notte, mentre una neve soffice continua a cadere.
Erano le 23 circa e in giro il solito carosello di auto nel percorso piazza - liceo.
Credevo di incontrare qualcuno quando mi sono inoltrato per i vicoli da via Tozzoli: la piazza era gremita di auto, e due avevano pensato bene di salire proprio sull'isola centrale (solita inguaribile tamarraggine), giusto per farsi notare un pò...
Per i vicoli non c'era anima viva, tutti a cena nei locali di via Berrilli, attenti a non prender freddo.
Lì per lì la cosa mi ha tristemente sorpreso, ricordando che fino a pochi anni fa a piedi c'erano tanti ragazzi ad accogliere la neve. Poi, però, più mi inoltravo per le vie buie, più mi sentivo bene.
Ma evidentemente, pochi ancora apprezzano la magia di uno sguardo libero, di notte, mentre una neve soffice continua a cadere.
Le ferite del paesaggio
Tutti i gironi vado e torno da lavoro ed essendo un amante della natura, osservo sempre come cambia la natura nel corso delle stagioni. Ora sto osservando come pian piano, la natura, sta rimarginando la ferita che l'uomo le ha inferto con l'ultimo incedio a Gagliano. Il verde della primavera sta lentamente ritornando a dispetto dell'uomo!!
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